0

Il Generatore più compatto e silenzioso. La storia del TP20K

Il mercato propone soluzioni compatte, ma spesso si tratta di gruppi elettrogeni con motori bicilindrici a 3000 rpm, oppure generatori tipicamente per uso "hobby" o da cantiere, che per avere dimensioni compatte devono rinunciare al comfort della silenziosità e della praticità.

Il fattore che spesso scoraggia l’acquisto di un gruppo elettrogeno professionale è il rapporto dimensioni – peso rispetto alla potenza elettrica.

Esiste un legame tra le dimensioni e la rumorosità del generatore, data dal fatto che un gruppo elettrogeno realmente silenziato ha esigenze costruttive diverse, che, a parità di potenza lo rendono più grande di altri gruppi elettrogeni. 

Per capire meglio questo legame, teniamo conto che in un gruppo elettrogeno “realmente” insonorizzato, il flusso d’aria viene canalizzato in modo tale che il rumore possa essere meglio assorbito, inoltre la posizione e il tipo di silenziatore e i materiali che lo costituiscono sono decisamente diversi dalla grande maggioranza di generatori che vengono definiti impropriamente “sielenziati” ma che di fatto sono semplicemente cofanati, in altre parole, sono posti all'interno di un telaio o di una cabina, senza niente che possa assorbire il suono oltre alle stesse lamiere.

Fatta questa doverosa precisazione, è evidente che non è facile mettere d’accordo rumore e dimensioni senza compromettere le prestazioni, tuttavia in questi ultimi anni abbiamo dato molto spazio alla ricerca di soluzioni per costruire gruppi elettrogeni compatti ma silenziosi senza mettere il Cliente nella condizione di dovere rinunciare a qualcosa in termini di dotazioni e prestazioni.

Costruire un gruppo come il TP20K che ha una lunghezza di soli 140cm ed una larghezza di 90cm, non sarebbe niente di eccezionale se non fosse che viene fornito di serie:

·         E’ dotato di 4 sportelli.

·         Ha una rumorosità di 65db (+/-3) a 7 metri.

·         Ha un serbatoio da 50 litri in metallo.

·         Ha il pannello di controllo montato all’interno della cabina.

·         Ha un silenziatore interno.

·         Ha un tappo di caricamento carburante esterno.

·         E’ totalmente automatico con AMF e carica batteria automatico.

Vuoi vederlo in funzione? Ecco un brevissimo video.

La storia del TP20K nasce lo scorso anno mentre sviluppavamo un prodotto completamente diverso, per concetto e per soluzione costruttiva.

Cercavamo la soluzione su misura per un Cliente che aveva spazi di installazione davvero ridotti, dove anche pochi centimetri avrebbero fatto la differenza, ma per fare questo eravamo disposti a rinunciare a tutti i comfort, cosa per cui in questi anni ci siamo distinti. Mentre testavamo le possibili soluzioni e apportavamo ogni modifica in diretta sul prototipo, con una combinazione di idee e di accorgimenti tecnici è nata la versione "k".

Produrre il Tesla Versione K è stato como riempire una valigia senza rinunciare ad abiti e scarpe e facendo attenzione a non superare il peso franchigia.

Il concetto base è stato non rinunciare a niente.

Generatore con telaio resistente ad alte temperature

Come è noto, in un gruppo elettrogeno il calore si propaga rapidamente se non vengono prese precauzioni atte ad isolare termicamente parti sensibili.

Le componenti più calde di un generatore sono principalmente, ma non solo, il collettore di scarico, la tubazione di scarico, il compressore della turbina e il silenziatore. Per queste parti i costruttori più scrupolosi adottano delle misure capaci di limitare i contatti con parti calde ed allo stesso tempo contenere le temperature irraggiate dalle stesse. 

Talvolta vi sono situazioni in cui a contribuire all’ aumento di temperatura di un gruppo elettrogeno e dell’ambiente che lo ospita ci sono fattori esterni quali: la temperatura in cui il generatore è in funzione o la presenza in prossimità del gruppo elettrogeno di fonti di calore.

Alcune situazioni devono essere immancabilmente evitate in fase di installazione, tuttavia vi sono condizioni che non sempre possono essere soddisfatte.  Prendiamo per esempio il caso dell’installazione di un generatore da 10kVA, su basamento aperto, con serbatoio da 50 litri incorporato. Il Cliente deve utilizzare il gruppo elettrogeno presso una fabbrica / deposito di articoli Pirotecnici, ed in particolare in servizio ad un impianto di pressurizzazione antincendio. Nonostante la piena conformità del gruppo elettrogeno rispetto alle norme e all’impianto, è stato fornito un TY10 con vasca di contenimento liquidi resistente alle alte temperature ed alle fiamme diretta.

 Tale caratteristica di resistenza è possibile grazie all’utilizzo di un telaio con spessore delle lamiere maggiorato e ad una speciale finitura con vernici a polveri resistente a oltre 800°C per un tempo di esposizione limitato.

Non si tratta di una finitura utile solo a preservare la verniciatura. Rispetto alle finiture standard, rallenta il propagarsi del calore a parità di condizioni e di temperatura.

Questa soluzione permette non solo di contenere eventuali perdite di liquidi infiammabili ma di evitarne l’innesco in presenza di fonti calore esterne.

In passato questa finitura speciale è stata fornita e testata positivamente anche per applicazioni con un elevata esposizione diretta del sole  e su quadri di comando e commutazione.

Middle East Electricity 2017 Dubai

....Si è chiusa l'edizione 2017 della più importante manifestazione del settore elettrico del mondo, confermando il numero di visitatori e di espositori.

Per questa edizione abbiamo esposto in anteprima il nostro TP20 in versione Komp, un gruppo elettrogeno da 20kVA in prime power, progettato per avere dimensioni ridotte mantendo le prestazioni del suo fratello maggiore TP20.

Molti Visitatori hanno apprezzato la compattezza del nostro generatore, rimanendo stupiti di come siamo riusciti a contenere una macchina da 16kW effettivi in prime power in soli 140cm di lunghezza, senza modificare l'altezza e senza rinunciare a quattro sportelli, al quadro di controllo montato dentro la cabina, e senza compromettere le prestazioni sul livello sonoro fermo a 65db.

Il Tesla TP20 komp è già disponibile per le prime consegne a Marzo 2017.

..

2017 is the edition of the most important event of the world's electricity sector is closed, confirming the number of visitors and exhibitors.

 

For this edition we exhibited in our preview version of TP20 in Komp, a generator from 20 kVA prime power, designed for small works to keep the performance of his older brother TP20.

Many guests have appreciated our compact generator will be amazed of how we managed to contain a machine 16 kW effective in raw power in just 140 cm in length, without changing the height and without giving up four branches, to the control panel mounted inside the cab, and without compromising performance on the still sound level 65 db.

The Tesla TP20 komp is already available for first deliveries at March 2017.

....

I Generatori Stabilizzati esistono davvero?

IMG_1302.jpg

Cosa ti fa venire in mente la parola “Stabilizzato”?

Sicuramente la solidità di un ponte, oppure la stabilità intesa come la costanza di una relazione, o ancora la stabilità di una nave che naviga tra le onde.

Parlando di Gruppi Elettrogeni Il concetto di "Stabilizzato" è legato esclusivamente alla capacità del generatore di mantenere stabili i valori che lo caratterizzano.

La domande più comuni che fanno i nostri clienti sono:

Posso collegare il Personal Computer  al gruppo elettrogeno?

Posso alimentare il mio impianto audio ad un gruppo elettrogeno?

Addirittura: Come posso alimentare un Osservatorio Astronomico di ultima generazione?

Se stai leggendo questo articolo probabilmente non hai a disposizione un oscilloscopio, devi dare una festa in spiaggia e ti interessa sapere se puoi collegare il tuo impianto da 20.000 euro al gruppo elettrogeno da 299,00 Euro che ti presterà tuo Cugino.

Tralasciamo volutamente aspetti tecnici su quanto sia importante la forma d’onda ed altri fattori importanti dato che affrontarli non risponderà alla nostra domanda, piuttosto concentriamoci sul senso pratico della faccenda.

Prima di parlare di stabilità, è necessario fare una premessa riguardo al carico che andremo ad alimentare. Per carico si intende l’utilizzatore, cioè quello che colleghiamo al gruppo elettrogeno.

Ogni carico ha delle caratteristiche che lo contraddistinguono e che meritano di essere analizzate prima di ogni applicazione. In questo articolo, non parliamo di fattore di potenza, formad’onda, load-step, etc etc, semplicemente perche sono argomenti che meritano di essere trattati separatamente. Tuttavia teniamo presente che maggiori sono le variazioni di carico tanto maggiori saranno i nostri problemi di stabiltà.

I gruppi elettrogeni stabilizzati esistono?

La risposta è No. Non esiste una classificazione ufficiale per distinguere un gruppo elettrogeno in stabilizzato e non stabilizzato, esistono classi di performance ma non una distinzione tra stabile e instabile, tuttavia tale termine è comunemente utilizzato per identificare gruppi elettrogeni che mantengono valori nominali stabili ed altri che invece non riescono in questo.

Inverter ? Si ma non sempre

generatori inverter

I più stabili per eccellenza sono i gruppi elettrogeni con tecnologia Inverter.  Il gruppo elettrogeno con tecnologia inverter ha un motore termico che non è direttamente accoppiato ad un alternatore.

Sul gruppo elettrogeno Inverter ci sono delle precisazioni da fare:

·         Non è detto che un gruppo elettrogeno Inverter sia idoneo per l’alimentazione di apparecchiature elettroniche. Spesso infatti i costruttori non forniscono informazioni chiare sulla forma d’onda e sulla sua qualità. Quindi fai attenzione prima di allestire il tuo set fotografico ed alimentare le tue preziose apparecchiature con un generatore inverter senza prima avere accertato la sua idoneità.

·         I gruppi elettrogeni Inverter trovano comunemente applicazione per potenze fino a 6kW. (solitamente).

Quest’ultimo punto, legato alla potenza esigua che un generatore con tecnologia inverter in grado di fornire, mette un limite al campo di applicazione e ci porta a riconsiderare soluzioni che permettano di avere gruppi elettrogeni definiti stabili.

Viene da chiedersi, “Stabili rispetto a chi o a cosa?”. Stabili rispetto ai parametri stabiliti dal costruttore e sopratutto rispetto alle caratteristiche dell’utenza che andremo ad alimentare, solitamente legate alla regione del mondo in cui ci troviamo. (tensioni e frequenze non sono uguali in tutto il mondo).

Tensione e Frequenza.

Una tensione sarà considerata stabile quando su un impianto monofase ha un valore di 230V, e in trifase 400V. Possiamo considerareuna frequenza stabile quando ferma su 50Hz. (vale la precisazione fatta prima sulla regione del mondo in cui ci troviamo).

Il gruppo elettrogeno può disporre di almeno due elementi utili a stabilizzare i valori di tensione e frequenza.

·         L’AVR

·         Il regolatore di velocità elettronico.

Il AVR, è il regolatore di tensione automatico. Si tratta di un dispositivo elettronico montato sull’alternatore il cui scopo principale è quello di gestire l’eccitazione e di regolare automaticamente tensione e frequenza in funzione del carico. Il regolatore di tensione è molto importante perché ha una risposta più precisa rispetto ai vecchi sistemi elettromeccanici  e previene problemi comeil pendolamento.

Il regolatore di giri elettronico è un dispositivo elettronico montato sul motore termico, che regola la velocità del motore in funzione del carico. Questo dispositivo influisce decisamente sul valore di tensione e frequenza del gruppo elettrogeno, essendo la frequenza legata al numero di giri del motore. (1500 giri/min = 50Hz).

Ora vi starete chiedendo, ma se un gruppo elettrogeno ha una velocità di rotazione fissata a 1500 giri al minuto, che senso ha avere un regolatore di velocità?

Anche in questo caso non vogliamo entrare troppo nel tecnico dell’argomento che affronteremo in futuro, ma preferiamo rispondere con qualcosa nel modo più semplice possibile.  

La velocità di rotazione del motore per un gruppo elettrogeno a 50Hz è di 1500rpm, questa velocità deve essere mantenuta costante anche quando il generatore va sotto carico, poiché l’alternatore esercita una coppia resistente all’albero del motore in base alla potenza attiva, conseguentemente il regolatore di giri deve agire sulla portata del carburante per mantenere costante il numero di giri.

La differenza di stabilità che può dare un motore dotato di regolatore elettronico rispetto ad un motore dotato di regolatore di giri meccanico è la risposta alle variazioni di carico. Il regolatore di giri elettronico fornisce una risposta rapida e precisa che non può essere paragonata a quella di un regolatore meccanico, e ad una risposta rapida corrisponde una piccola variazione di frequenza e tensione.

La regolazione elettronica dei giri del motore.

Per praticità possiamo distinguere i due tipi di regolazione in questo modo:

Il regolatore di giri meccanico tende ad assecondare la richiesta di carico richiesto dall’utenza, forse soffre, perde il numero di giri e poi li riprende incurante dei valori che cambiano repentinamente.

Il regolatore di giri elettronico da la priorità ai valori che il gruppo elettrogeno deve rispettare, inseguendoli indipendentemente dalcarico che varia, perchè piuttosto perde il carico ma non si discosta dai valori di riferimento considerati stabili.

Vuoi sapere a  quali rischi andiamo  incontro se alimentiamo un carico sensibile con un gruppo elettrogeno sprovvisto di AVR e di regolatore di giri elettronico?                         Ma soprattutto vuoi capire nel dettaglio come dimensionare correttamente un gruppo elettrogeno tenendo in considerazione la classe di regolazione secondo standard ISO. 

Scarica gratuitamente il nostro mini tutorial! Clicca sul seguente link, inserisci la tua email e riceverai immediatamente il tutorial sulla casella di posta.