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Come viene collaudato un Generatore?

Con il termine collaudo si definiscono una serie di attività necessarie per stabilire se un prodotto è idoneo al funzionamento. Spesso il collaudo viene erroneamente frainteso con la messa in servizio di un prodotto o con il suo primo avviamento.

Per prima cosa è corretto fare una premessa: non tutti i fabbricanti di gruppi elettrogeni nel mondo hanno un processo di collaudo del prodotto uguale e ripetibile. Anche quelli che adottano un sistema di gestione qualità ISO9001 non hanno un collaudo standard.

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Alcuni scelgono di effettuare dei test e dei collaudi su lotti di prodotto, altri invece scelgono di collaudare singolarmente ogni gruppo elettrogeno ma con delle procedure che permettono di testare il funzionamento e non la performance del generatore. In fine vi sono quelli che hanno scelto di adottare una procedura di collaudo completa che permette di testare il funzionamento al 100% della potenza nominale del gruppo elettrogeno.

È chiaro come la differenza tra queste tre procedure di collaudo incide sul risultato finale e sul prezzo di listino del gruppo elettrogeno. 

Con il test di collaudo a campione, solitamente scelto da grandi aziende che producono grandi quantità di gruppi elettrogeni ogni giorno ed in particolare da tutte quelle aziende che producono generatori di piccola potenza, il rischio di prodotto difettoso non è trascurabile, infatti se l’incidenza media del prodotto non conforme è del 1%,  in un azienda che ha adottato questo sistema di collaudo non si può escludere che tale incidenza sia concentrata tutta in pochi lotti o addirittura in uno stesso lotto.

Coloro che invece scelgono di effettuare il collaudo sul 100% della produzione, ma si limitano ad un collaudo funzionale, possono “garantire” la conformità del prodotto in termini funzionali, ma non possono garantire la prestazione. Quindi, per esempio, un gruppo elettrogeno da 10kVA viene collaudato con un’accensione e con un check dei principali parametri, ma non viene sottoposto ad un carico elettrico che possa simulare il comportamento del generatore in tutte le sue funzioni, quindi non si può sapere se effettivamente erogherà realmente i 10kVA per cui viene venduto sul mercato, e nemmeno si può essere certi che raggiungendo la potenza massima non vi siano problemi tecnici.

In fine ci sono i Costruttori che scelgono invece di effettuare un collaudo scrupoloso, che permette di accertare il funzionamento e le prestazioni del generatore, sottoponendolo ad un carico elettrico per simulare il funzionamento nella condizione più gravosa del generatore.

Quest’ultimo tipo di collaudo è in effetti quello più appropriato, infatti il termine stesso “collaudo” deriva dal latino cum-laude che significa “opera d’arte”. Quindi il collaudo è sicuramente qualcosa che serve a stabilire se un prodotto è stato fatto bene, a “regola d’arte”.

Meglio collaudare direttamente il gruppo elettrogeno presso il sito di installazione?

Alcuni, chiedono espressamente il collaudo in fabbrica, mentre altri prendono per scontato che il collaudo sia eseguito presso la sede in cui viene installato il generatore.

Il collaudo è onere del produttore, che dopo un collaudo positivo emette una dichiarazione di conformità. Le condizioni ideali di collaudo possono essere riprodotte solo con strumenti adeguati presenti nelle sale collaudo ed in particolare con strumenti provvisti di taratura, ma eventualmente queste attrezzature fossero disponibili anche presso il sito di installazione, le condizioni operative difficilmente sono quelle ideali per un collaudo, specialmente il carico elettrico collegato al generatore.

Un costruttore professionale, allestisce il generatore e lo collauda con una procedura standardizzata e ripetibile. Ecco come (sinteticamente) viene eseguito un collaudo generale in pochi passi:

·        Verifica connessioni elettriche, idrauliche e serraggi.

·        Avviamento con prova in bianco.

·        Prova a steps di carico. (x% della potenza nominale fino al 100% suddivisa in rampe di carico diverse tra loro e crescenti)

·        Prova al 100% della potenza.

·        Prova al 110% della potenza.

·        Simulazione allarmi, prova lettura strumenti, arresti di emergenza…etc.

Durante un collaudo, il comportamento dell’utenza, ovvero del carico fittizio impiegato per simulare l’utenza da alimentare, (solitamente un carico resistivo) non è paragonabile ad un impianto con carichi diversi tra loro e soggetti a tensioni anomale, assorbimenti non bilanciati, correnti parassite, e chi più ne ha più ne metta.

Dal punto di vista del Cliente utilizzatore, non c’è differenza tra un collaudo in fabbrica ed un collaudo in loco, ma alla luce di quanto scritto sopra e considerato il fatto che il costruttore del gruppo elettrogeno non è responsabile di cosa viene connesso al generatore, la differenza esiste ed è rilevante.

Il collaudo in fabbrica è una tutela per il costruttore e per il cliente. Se il gruppo elettrogeno raggiunge la potenza nominale in fabbrica, mentre presenta anomalie di funzionamento presso il sito di installazione, si possono fare valutazioni per confronto tra le misure rilevate in collaudo e quelle rilevate in servizio all’utenza.

Molte aziende permettono di assistere al collaudo del generatore, altre sono disponibili ad aggiungere sequenze di collaudo specifiche richieste dal Cliente.

Il report di collaudo deve essere richiesto in fase di sottoscrizione del contratto di fornitura, al momento dell’ordine. Molte Aziende infatti hanno un sistema digitale di archiviazione dei collaudi e non emettono il certificato cartaceo se non è richiesto esplicitamente.

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Il collaudo non è solo per i generatori nuovi…

“Ho un generatore da qualche anno, che è stato oggetto di alcuni lavori di revisione e riparazione, come posso essere certo che funzioni come un tempo…?”

Il colludo non è materia esclusiva del “nuovo”, infatti qualsiasi gruppo elettrogeno può essere collaudato con le stesse procedure adottate per un nuovo gruppo elettrogeno. E’ l’unico modo per essere certi del funzionamento di un generatore.

Facciamo un esempio a questo proposito: Due anni fa, ho assistito come controparte, alla perizia Di un CTU, ovvero un Ingegnere in veste di Consulente Tecnico per il tribunale. Il CTU aveva l’incarico di stabilire se un Gruppo Elettrogeno oggetto di contenzioso fosse effettivamente in avaria o funzionasse regolarmente.

Essendo anche io Perito Consulente per il Tribunale di Cagliari, ho da subito avuto delle perplessità in merito alla procedura adottata per stabilire se il Gruppo Elettrogeno fosse funzionante, infatti, l’ingegnere con l’ausilio di un aiutante, ha avviato il motore del generatore e vedendolo acceso ha relazionato al Giudice che il gruppo elettrogeno è stato testato e rilevato funzionante.

Ora, per fare un paragone, è come se per verificare il funzionamento di un’automobile per la quale si lamenta un guasto, ci si limita a girare la chiave di avviamento ed accendere il motore per dire che funziona. Un tecnico minimamente qualificato avrà invece cura di fare un giro di prova e testare il maggior numero possibile di strumenti e accessori, raggiungendo la massima velocità consentita per valutare l’effettiva efficienza.

Evidentemente l'ingegnere ha sottovalutato il fatto che per verificare le funzionalità di un gruppo elettrogeno bisogna necessariamente applicare un carico elettrico, alimentarlo e verificare che sottoposto al carico Il gruppo elettrogeno eroghi effettivamente la potenza senza manifestare segno di cedimento o qualsiasi altro tipo di problema.

Nella nostra sede disponiamo di tecnici collaudatori e di una sala collaudo con banco di collaudo tarato con controllo elettronico. Emettiamo centinaia di certificati di collaudo ogni anno. Hai bisogno di aiuto? Contattaci!

 

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