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Costo Energia Elettrica e Gruppi Elettrogeni: Conviene accendere un generatore diesel?

Chi lo avrebbe mai immaginato? Quella che fino a pochi mesi fa poteva essere una domanda assurda in considerazione dell’aumento del costo del carburante, oggi è una domanda più che lecita e che merita una risposta.

In queste settimane assistiamo ad una vera e propria escalation del prezzo del gas, dove ogni azione politica può gravare sul prezzo del mWh e sulle bollette elettriche delle Aziende.

Il caro energia incide sul bilancio delle famiglie sia direttamente attraverso la bolletta, che indirettamente, ovvero attraverso l’aumento dei costi della stragrande maggioranza dei prodotti, specialmente quelli alimentari. Si potrebbe fare polemica sul fatto che qualunque sia il costo energia, lo Stato continua ad applicare la stessa imposta, ma è ormai assodato come nel Bel Paese queste contraddizioni siano ormai l’ordinario.

Inoltre, le notizie di possibili distacchi invernali dell’ energia o eventuali modulazioni della potenza elettrica disponibile mettono in allarme aziende e privati dando luogo in alcuni casi ad una vera e propria corsa ai gruppi elettrogeni, come accaduto in Svizzera i giorni scorsi, mentre coloro che ne hanno uno di emergenza stanno iniziando ad accenderlo per diverse ore al giorno.

Come posso risparmiare sul costo dell’energia?

Una prima risposta, tanto banale quanto importante è che il migliore risparmio energetico è dato dall’energia che non utilizziamo. Si, ridurre i consumi è il modo migliore per ridurre i costi della componente energia indipendentemente da come produciamo energia.

Una cosa che di certo purtroppo non aiuterà a ridurre il costo dell’energia è quello di esporre nelle vetrine dei negozi l’ultima bolletta dell’energia, perché pur essendo evidente che si tratti di un’azione provocatoria (quindi sicuramente rispettabile) alla lunga non sarà comunque tollerata dai Clienti che probabilmente inizieranno a rinunciare ad acquistare qualcosa.

Probabilmente non dobbiamo sensibilizzare il cliente ai nostri costi, ma dobbiamo essere noi sensibili ai nostri conti.

Ora è il momento della risposta alla domanda posta nel titolo di questo breve articolo.

Considerando il costo dell’energia ad oggi, 07 settembre 2022, è conveniente autoprodurre energia con un gruppo elettrogeno diesel?

Si!

È incredibile, ma oggi autoprodurre energia elettrica con un gruppo elettrogeno diesel può essere conveniente. Infatti, alcune aziende particolarmente energivore da qualche settimana stanno utilizzando i gruppi elettrogeni in modalità di autoproduzione, h24.

Il rischio nel rispondere a questa domanda è che la risposta possa diventare obsoleta nel giro di poche ore, visto l’andamento del prezzo dell’energia e dell’inevitabile impennata dei prezzi del petrolio, ma le previsioni non sembrano dare speranza ad un ritorno del prezzo energia come gli scorsi anni.

Fino a poche settimane fa l’unico gruppo elettrogeno capace di fornire energia a costi migliori della rete era il Cogeneratore, in grado di produrre energia elettrica e calore contemporaneamente, mentre questi giorni, andando a comparare il prezzo per ogni kWh prodotto considerando il prezzo del carburante alla pompa ed un costo medio di gestione del gruppo elettrogeno, si ottiene un valore inferiore a quello dell’elettricità nel mercato libero.

Tutto questo non è altro che una enorme contraddizione rispetto allo sforzo messo in campo dall’Europa per contrastare l’inquinamento da combustibili fossili, infatti il gruppo elettrogeno diesel è generalmente una macchina poco performante dal punto di vista energetico globale, perché una enorme quantità di energia si disperde sottoforma di calore.

I motori più moderni, denominati Stage5, hanno di sicuro contribuito a ridurre le emissioni inquinanti dei motori, ma sono decisamente più costosi rispetto ai motori di vecchia generazione che possono essere ancora venduti liberamente.

Per rendere di sicuro conveniente l’autoproduzione di energia elettrica con un gruppo elettrogeno diesel è necessario provvedere al recupero delle accise. Indicativamente si possono recuperare fino a circa 600€ di accise ogni 1000 litri di carburante, ma il valore del rimborso è sempre commisurata alla quantità di energia prodotta. (Rif. articolo 21 comma 9 bis del TUA - Testo Unico delle Accise).

Una grande verità è che per le aziende altamente energivore le soluzioni come ad esempio il fotovoltaico potrebbero non essere la soluzione definitiva, sia perché spesso rappresenta solo una piccola parte del fabbisogno energetico durante le fasi di produzione, sia perché le aziende più energivore utilizzano anche calore, talvolta vapore o acqua sanitaria.

I fatti dimostrano che sul gruppo elettrogeno, per anni demonizzato perché considerato altamente inquinante, non sono stati progettati incentivi per la ricerca e lo sviluppo di sistemi di efficientamento, nessun incentivo per sostituire gruppi elettrogeni con motori “non emissionati” con nuovi motori di ultima generazione, ma solo un’imposizione per alcune categorie di impiego che va a gravare sulle tasche degli utilizzatori e porta realmente poco vantaggio all’ambiente.

Il gruppo elettrogeno di emergenza può sostituire la rete elettrica?

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