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Gruppi Elettrogeni & GNL

Il Gas Naturale Liquefatto si ottiene trattando il Gas Naturale con processi di depurazione e disidratazione, a successive fasi di raffreddamento e condensazione.

Come funziona il GNL?

Il GNL è Gas Naturale allo stadio liquefatto, quindi il suo utilizzo è possibile solo dopo la vaporizzazione del GNL per trasformarlo nuovamente in Gas.

Il GNL viene stoccato all’interno di Serbatoi speciali detti Criogenici, che mantengono la temperatura del gas liquefatto costante a -160°C.

I serbatoi criogenici non sono quindi delle banali “bombole” di gas, poiché quest’ultime contengono gas compresso a temperature non criogeniche.

Il gas viene estratto ed utilizzato attraverso vaporizzatori atmosferici, per poi passare in gruppi di misura utili a stabilizzarne la pressione (indispensabile per l’utilizzo).

 

Perché il GNL Conviene?

Il GNL, salvo rare eccezioni, conviene solo dove non è accessibile il metanodotto, quindi la dove si è costretti a produrre energia attraverso carburanti più costosi come olio combustibile, gasolio, gpl etc.

Mediamente consente un risparmio non inferiore al 35% rispetto ad altri combustibili, a parità di condizioni fiscali, tuttavia questo risparmio è fortemente influenzato da molti fattori.

Tecnicamente ha dei vantaggi legati alle emissioni inquinanti, molto più basse rispetto ad altri combustibili, inoltre non richiede nessun pretrattamento essendo il gas pronto all’utilizzo ovvero ad essere immesso nel motore del gruppo elettrogeno, senza filtraggio, senza preriscaldo.

Se immaginiamo zone remote non raggiunte dalla rete Gas, è facile immaginare i benefici economici che un impianto GNL può avere, ma se immaginiamo addirittura zone tanto remote da non essere raggiunte nemmeno dalla rete elettrica nazionale, allora il vantaggio è significativamente superiore.

Fattorie, Cave, Impianti Alimentari, solo per citare alcune delle possibili applicazioni che vedono il GNL la soluzione per alimentare potenti cogeneratori e produrre contemporaneamente energia elettrica e calore.

Attualmente il livello di tassazione in materia di accisa previsto per il gas naturale – per gli impieghi sia nel trasporto terrestre sia negli usi industriali, laddove al prodotto viene applicata un’accisa contenuta in relazione alle possibilità di deroga e di agevolazione offerte dalla direttiva 2003/96/CE risulta favorevole all’investimento in un impianto GNL.

 

Impariamo dalla Spagna

La Spagna è un Paese che ha una produzione autonoma di gas quasi nulla, con una rete di trasporto scarsamente interconnessa con la rete Europea del gas. Questi due elementi hanno contribuito a rendere la Spagna il paese Europeo con la maggiore capacità di rigassificazione in Europa.

In altre parole, astutamente, gli Spagnoli si sono organizzati negli ultimi 10 anni con 6 terminal di rigassificazione capaci di caricare GNL in autobotti e bunker. Attualmente la Spagna risulta essere il Paese europeo con il più alto numero di stazioni di rifornimento di GNL: tale successo è stato raggiunto anche grazie alla proattività di investitori privati con interventi diretti sia sulle flotte di camion alimentati a GNL sia attraverso piani di sviluppo di reti di distribuzione a GNL per il rifornimento dei mezzi pesanti.

 

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Gruppi Elettrogeni a Metano

Il gruppo elettrogeno a metano, è del tutto simile tecnologicamente al suo cugino gruppo elettrogeno diesel, con la differenza che il generatore a metano non necessita di un serbatoio per contenere il carburante.

Solitamente il generatore a mentano viene utilizzato in funzionamento COP oppure PRP, ma recentemente trova sempre più applicazione in servizio di emergenza rete.

Lo svantaggio, spesso trascurato per l’ applicazione in emergenza, è che spesso i blackout sono in concomitanza con eventi naturali climatici che costringono spesso le autorità competenti ad interrompere la fornitura di gas, lasciando quindi tutti i generatori spenti.

Ovviamente questo non vale per i generatori a metano connessi ad un impianto GNL.

 

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Retrofit da Diesel a Metano, le tecnologie, presente e futuro

I motori dual-fuel ad iniezione indiretta sfruttano il ciclo Diesel e il maggiore rapporto di compressione da esso assicurato.

Esistono sia soluzioni OEM sia soluzioni retro-fit.

I maggiori vantaggi sono la semplicità costruttiva che si basa su un motore diesel tradizionale, la possibilità di funzionamento con il solo diesel e la maggiore autonomia grazie alla massa volumica del diesel più che doppia rispetto a GNL. Questa tecnologia consente una riduzione dei costi di esercizio più limitata rispetto alle versioni mono-fuel (solo metano) per il tasso inferiore di sostituzione del diesel mediamente tra il 50 e il 60%.

 

La tecnologia dual-fuel ad iniezione diretta (HPDI) è basata su un iniettore doppio corpo denominato HPDI (High-Pressure Direct Injection) che innesca la combustione con un’iniezione pilota di diesel e inietta poi il gas naturale direttamente in camera di combustione.

Il maggiore vantaggio è un elevato tasso di sostituzione, fino al 95% e un’efficienza termodinamica in sostanza uguale al diesel.

 

L’opportunità più interessante è rappresentata dal retrofit di gruppi elettrogeni diesel ed il loro relativo passaggio a dual-fuel, questo, compatibilmente con i limiti di emissioni inquinanti, può essere un interessante sviluppo nel settore che avvicinerà il mercato dei gruppi elettrogeni al Metano anche dove il diesel fa da padrone.

Il retrofit non è economicamente sostenibile su gruppi elettrogeni di piccola potenza, in quanto richiede l’utilizzo di dispositivi elettronici utili a miscelare e regolare i flussi di gas e diesel, oltre all’intervento stesso su altri componenti.

Pensi che il GNL sia interessante per la tua impresa? Diccelo scrivendo a info@oreficegenerators.com