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Manutenzione del Gruppo Elettrogeno: Circuiti Ausiliari

1.      Circuiti ausiliari.

Il gruppo elettrogeno, a seconda della sua complessità può presentare molteplici dispositivi ausiliari, necessari al suo funzionamento e che sono scelti in funzione del tipo di motore, di alternatore, di cofanatura\container, dal sito di installazione o  dalle condizioni di utilizzo.

Ne potremo vedere insieme molteplici esempi in un altro articolo.

In ogni caso la maggior parte dei gruppi elettrogeni dispone di almeno uno tra questi:

-preriscaldo acqua motore,

-preriscaldo olio motore,

-resistenza anticondensa dell’alternatore.

È importante verificare che siano funzionanti, e che stiano facendo il loro dovere mantenendo in temperatura il motore ( per i primi due ) o che stiano impedendo umidità sugli avvolgimenti ( per l’ultimo ).

Per alcuni è sufficiente verificare la temperatura con uno strumento di rilevazione termico direttamente sulla testata dei motori o vicino alla coppa dell’olio per poter stabilire che il preriscaldo funziona, ma molti motori moderni hanno un vero e proprio controllo della temperatura minima sulle teste per poter avere il consenso all’avviamento; pertanto è bene misurare in più punti del circuito acqua l’effettiva temperatura raggiunta dal preriscaldo.

In questo modo potrai modificarla agendo sul termostato di regolazione qualora sia troppo bassa o troppo alta ( una costante temperatura del preriscaldo troppo alta produce un inutile logorio delle tenute del motore come guarnizioni, o-ring. manicotti, etc).

Una verifica elettrica più specifica può essere eseguita dopo aver opportunamente disalimentato elettricamente il preriscaldo e dopo averne scollegato i fili dell’alimentazione; con uno strumento, un comune multimetro, puoi verificarne segnali di dispersione verso terra e capire se la resistenza è in deterioramento o ancora in buone condizioni.

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2.      Quadro di comando.

In relazione all’anno di costruzione, potrà essere composto ed equipaggiato con strumenti di vecchia o nuova generazione; potrà essere elettromeccanico con molti relè, o elettronico con schede di vario genere.

In entrambi i casi, comunque sia, tutto avviene mediante contatti elettrici, fili, scambi di segnali, etc, pertanto troverai morsetti, connettori, cablaggi e altro materiale elettrico da verificare con pazienza.

Il movimento stesso di relè, teleruttori e contattori, provoca con il tempo un allentamento delle connessioni, che possono essere riserrate.

Dovrai accertarti che il morsetto sia ben stretto, ma allo stesso tempo con delicatezza, facendo attenzione a non eccedere con il rischio di danneggiare il componente.

È consigliabile rimuovere i coperchi delle canale che alloggiano tutti i fasci di cavi, così da vedere che non ci siano stati corti tra fili o cablaggi danneggiati; questo è un punto dolente, specialmente nelle vecchie installazioni, poiché canale, fili, barrette di rame e cunicoli sono il territorio preferito di piccoli roditori, che oltre a trovare un habitat molto comodo e riparato sono molto golosi purtroppo proprio dei fili e del loro isolamento.

Capita di dover intervenire presso quadri elettrici seriamente danneggiati dall’attività di piccoli roditori, che purtroppo vengono scoperti solo dopo che hanno avuto modo di creare un danno o ancora peggio lasciando al buio un’intera attività, perché muovendosi tra le barre di rame di una commutazione hanno causato un corto circuito tra le fasi; o più semplicemente perché sono stati rosicchiati i cavi di segnale tra le centraline.

Munisciti di un paio di guanti adatti e controlla bene dunque tra i fasci di cavi e qualora ti capitasse di trovare traccia di roditori, dovrai riparare o sostituire prontamente il filo danneggiato, e avvisare il  cliente in modo che possa organizzare la dovuta disinfestazione locale.

Con delle bombolette di aria compressa del tipo in uso anche per le tastiere dei computer,  è consigliabile soffiare via tutta la polvere, sporcizia, ragnatele e quanto si deposita sui componenti dentro al quadro; evita di usare un compressore che potrebbe far spruzzare acqua sotto forma di condensa sui contatti elettrici.

Il resto dei controlli al quadro di comando, sono direttamente correlati alle prove di funzionamento.

Non dimenticare di mettere in sicurezza il generatore prima di qualsiasi attività, inoltre ricorda che il quadro di commutazione potrebbe avere parti in tensione.